Quando si vive in affitto e ci si trova a dover affrontare il problema di un cortile esterno trascurato, non mantenuto dal proprietario, la situazione può generare disagio e conflitti sia sul piano della vivibilità che su quello legale. Affrontare una scarsa manutenzione delle aree comuni richiede consapevolezza dei propri diritti e delle procedure corrette per ottenere una soluzione efficace e il ripristino delle buone condizioni igieniche e di decoro.
Responsabilità del proprietario e dell’inquilino secondo la legge
Secondo la disciplina italiana, la manutenzione delle aree esterne e comuni è di norma a carico del proprietario dell’immobile o, nei casi di condominio, dell’assemblea condominiale e dell’amministratore nominato. L’inquilino non può essere obbligato a occuparsene personalmente se non è previsto espressamente nel contratto di locazione e, comunque, la richiesta deve essere accettata e non può essere imposta unilateralmente . Il locatore può invece richiedere il rimborso delle spese sostenute per la pulizia e manutenzione delle parti comuni solo esibendo le dovute pezze giustificative, ovvero i documenti che attestano la spesa sostenuta e la sua ripartizione .
L’obbligo dell’inquilino si limita generalmente al mantenimento delle aree di uso esclusivo in condizioni decorose e salubri e al rispetto delle normali regole di convivenza. Per le aree comuni, le spese di ordinaria manutenzione (ad esempio, pulizia del cortile o del giardino condominiale) spettano all’inquilino in proporzione all’uso, mentre gli interventi straordinari restano a carico del proprietario . Nel caso specifico delle parti comuni, tra cui rientrano spesso cortili e giardini, l’amministratore si occupa della gestione e della suddivisione delle spese secondo i millesimi stabiliti dal regolamento condominiale.
Come agire subito se il cortile esterno è sporco
Quando si rileva una situazione di degrado nel cortile comune o in spazi esterni di pertinenza, è possibile agire con una serie di strategie mirate:
- Contattare il proprietario: Il primo passo è segnalare tempestivamente per iscritto la situazione, sollecitando l’intervento e richiedendo il ripristino dello stato di igiene e decoro degli spazi esterni.
- Ricorrere all’amministratore condominiale: Se il cortile rientra tra le parti comuni di un condominio, la segnalazione deve essere inoltrata all’amministratore che ha il compito giuridico di organizzare pulizia e manutenzione, eventualmente convocando l’assemblea se necessari provvedimenti particolari .
- Inviare una diffida: Quando il proprietario o l’amministratore non intervengono nonostante le richieste, l’inquilino può inviare una diffida scritta, preferibilmente tramite raccomandata A/R o PEC, intimando gli obbligati a intervenire per la pulizia del cortile . La diffida costituisce un fondamentale strumento di autotutela che prepara il terreno per eventuali azioni successive.
- Rivolgersi alle autorità: Se la situazione comporta rischi per la salute o degrado ambientale serio, l’inquilino può interessare l’ASL locale o l’ufficio igiene del Comune, fornendo documentazione e richieste di sopralluogo.
- Azione legale: In estrema ratio, se tutti i tentativi stragiudiziali falliscono, è possibile adire le vie giudiziarie per ottenere un ordine del giudice o un risarcimento del danno, qualora la trascuratezza abbia arrecato pregiudizio alla salute o al diritto di godimento dell’immobile .
Effetti di un cortile trascurato: igiene, sicurezza e decoro
Un cortile esterno sporco non rappresenta soltanto un fastidio estetico, ma può determinare problemi di natura sanitaria e di sicurezza. La mancata cura facilita la proliferazione di animali indesiderati come insetti, roditori o serpenti che possono entrare nelle abitazioni, aumentando il rischio di infezioni e morsi . In alcune situazioni, il degrado può essere causa di emissioni di cattivi odori e di perdita di valore dell’immobile, nonché di malumori tra i vicini di casa.
Una gestione responsabile degli spazi comuni è fondamentale per prevenire simili problematiche. Il rispetto reciproco tra conduttori e locatori, insieme a una chiara suddivisione delle responsabilità tramite il contratto di locazione e il regolamento condominiale, riduce le controversie e consente un miglior rapporto di convivenza. In condominio, la figura dell’amministratore assicura il rispetto di tali obblighi e si fa garante dell’interesse collettivo degli abitanti dell’edificio.
Prevenzione e buone pratiche nella gestione degli spazi esterni
Per evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli legate alla trascuratezza del cortile è opportuno adottare alcune strategie di prevenzione:
- Verifica del contratto: Al momento della firma dell’affitto, leggere attentamente tutte le clausole relative a spese, oneri accessori e manutenzione degli spazi comuni ed esclusivi. In caso di dubbi, richiedere chiarimenti prima della sottoscrizione.
- Comunicazione tempestiva: Segnalare immediatamente anomalie o carenze nelle pulizie; mantenere una traccia scritta delle comunicazioni con il proprietario o l’amministratore.
- Coordinamento con gli altri inquilini: Quando il cortile serve più appartamenti, agire in modo collettivo rafforza la richiesta di intervento e può accelerare la soluzione del problema.
- Raccolta di documentazione: Foto, video e testimonianze scritte risultano utili per provare la situazione in caso di contenzioso.
- Partecipazione alle assemblee: Se si vive in condominio, la partecipazione alle assemblee consente di avere voce in capitolo sulla gestione delle parti comuni e di votare interventi di manutenzione straordinaria o ordinaria.
Va ricordato che la collaborazione tra proprietario, inquilino e amministratore costituisce il miglior metodo per la tutela delle condizioni di vivibilità degli immobili. L’attenzione alle regole, l’invio di comunicazioni ufficiali e la capacità di agire fin dalle prime avvisaglie di negligenza sono i fattori chiave per evitare che il cortile esterno in affitto si trasformi in una fonte di disagio abitativo.
Dunque, se abiti in affitto e ti trovi davanti alla mancanza di pulizia del cortile, agisci in tempi rapidi, documenta tutto e fai valere i tuoi diritti. Solo così sarà possibile vivere in un ambiente sano e rispettoso delle norme che tutelano la qualità della vita di tutti.