La scelta di un conto corrente riveste un ruolo essenziale nella gestione delle proprie finanze personali, ma spesso sono sottovalutati i rischi reali, i costi effettivi e i limiti pratici e normativi connessi sia all’apertura che al mantenimento di più rapporti bancari. Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica e la crescente digitalizzazione dei servizi bancari hanno reso i conti correnti più flessibili e accessibili, ma anche esposti a nuovi scenari di vulnerabilità e complicazioni amministrative.
Sicurezza del conto corrente: minacce attuali e strategie di difesa
Un punto chiave nell’utilizzo di un conto corrente, sia fisico che digitale, è la sicurezza informatica. Le maggiori minacce derivano oggi soprattutto dall’accesso fraudolento agli account attraverso il furto di credenziali via phishing, malware o attacchi di tipo Man in the Middle e Man in the Browser, che consentono a terzi di intercettare e manipolare le comunicazioni tra utente e banca. L’utilizzo di password deboli o già compromesse rappresenta un rischio concreto: pertanto, è fondamentale adottare password complesse, di almeno otto caratteri, che includano lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli speciali, e cambiarle regolarmente, idealmente una volta al mese.
Per tutelarsi da queste minacce si consiglia di:
- Installare un antivirus affidabile e mantenerlo aggiornato su ogni dispositivo usato per l’accesso alla banca online.
- Non rispondere mai a richieste di dati sensibili via email e non cliccare su link sospetti.
- Attivare sempre l’autenticazione a due fattori (2FA), obbligatoria in Europa, che aggiunge uno strato di protezione richiedendo anche la conferma tramite app o SMS.
- Non collegarsi mai al proprio home banking tramite Wi-Fi pubblico.
- Monitorare costantemente i movimenti del proprio conto corrente per individuare tempestivamente operazioni non autorizzate.
- Non utilizzare il conto corrente principale per acquisti online, preferendo carte prepagate o dedicate.
Un ulteriore elemento di sicurezza è garantito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che protegge i correntisti fino a 100.000 euro per depositante e per banca: per somme superiori conviene diversificare gli istituti presso cui si aprono i conti.
I costi effettivi dei conti correnti: spese nascoste e oneri ricorrenti
Le spese di gestione di un conto corrente possono incidere sensibilmente sul bilancio personale, soprattutto se si mantengono più rapporti attivi. Ogni conto, infatti, comporta generalmente:
- Canone mensile o annuale, che può variare a seconda dell’istituto e della tipologia di conto.
- Imposta di bollo dovuta per legge se la giacenza media supera una determinata soglia (attualmente 5.000 euro annuali per le persone fisiche).
- Spese di registrazione ed esecuzione di operazioni, rilasci di carte, invio di estratti conto cartacei o digitali.
- Commissioni per operazioni extra o servizi particolari.
Questi costi si sommano proporzionalmente al numero di conti aperti e possono diventare onerosi, soprattutto per chi gestisce in contemporanea vari rapporti bancari per esigenze familiari, professionali o di investimento. Per minimizzare l’impatto finanziario, è opportuno valutare attentamente l’utilità e la frequenza d’uso di ogni singolo conto, scegliendo prodotti che rispondano davvero alle proprie necessità.
Limiti pratici e legali nell’apertura di conti correnti
In Italia non esiste un limite legale al numero di conti correnti che una persona fisica può aprire, né c’è una soglia oltre la quale si commette automaticamente una violazione normativa. Tuttavia, possedere numerosi rapporti comporta alcune criticità:
- Gestione complicata dei movimenti e delle scadenze, con il rischio di dimenticare pagamenti, fare errori nelle pratiche amministrative o perdere traccia delle spese.
- Aumento della probabilità di controlli fiscali: trasferimenti frequenti o ingenti tra diversi conti propri possono attirare l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate o degli enti preposti all’antiriciclaggio, che richiedono la totale tracciabilità e motivazione della provenienza delle somme movimentate.
- In caso di procedimenti giudiziari per debiti, i creditori possono disporre il pignoramento su tutti i conti intestati al debitore per recuperare la somma dovuta, fino al soddisfacimento completo del credito.
La soglia di protezione del FITD agisce invece come uno stimolo a diversificare i rapporti presso più banche, se si detengono liquidità superiori a 100.000 euro, perché la tutela vale per ciascun istituto separatamente. Altro elemento da considerare è che, per ottenere prodotti accessori come carte di debito o assegni, molte banche pongono requisiti minimi, ad esempio l’accredito regolare dello stipendio o un bonifico periodico di almeno 500 euro al mese, oltre a versamenti iniziali che possono variare da qualche centinaio di euro in su.
Pluralità di conti correnti: quando conviene e quando diventa un rischio
Mantenere più di un conto corrente può avere senso solo in specifiche circostanze:
- Diversificazione del rischio: ripartire i depositi tra più banche per non superare la soglia protetta dal FITD.
- Gestione separata delle spese personali e familiari, o per distinguere i flussi legati ad attività diverse (ad esempio imprenditoriali, da investimento o immobiliari).
- Beneficio di promozioni specifiche, condizioni più vantaggiose per determinate tipologie di clienti o per l’impiego di servizi digitali evoluti.
D’altra parte, la mantenimento di molti conti, se non motivato da esigenze reali, comporta soprattutto svantaggi: costi cumulati sempre più elevati, aumento della complessità nella gestione patrimoniale, maggior rischio di dimenticanze e problematiche col fisco in caso di movimentazioni poco trasparenti o insufficientemente documentate. È importante ricordare che, in presenza di comportamenti sospetti, anche il solo possesso di più rapporti può far scattare segnalazioni per finalità antiriciclaggio e controlli sugli eventuali reati di evasione fiscale o riciclaggio.
Nell’ottica di una gestione oculata delle proprie finanze, conviene pertanto pesare con attenzione i benefici e i rischi dell’apertura e gestione di più conti correnti. La trasparenza fiscale, la sicurezza digitale e una selezione attenta dei servizi realmente necessari restano i pilastri essenziali per evitare problemi futuri.