Puoi avere conti correnti illimitati: ecco come gestirli per non pagare tasse e costi nascosti

Chiunque può aprire più di un conto corrente, anche presso diverse banche, e in Italia non esistono limiti al numero di conti correnti intestabili a una singola persona. Questa libertà offre molte opportunità di gestione dei propri risparmi, ma impone cautela per evitare tasse inutili e costi nascosti. La gestione oculata dei conti correnti permette di ottimizzare la protezione, la velocità nelle operazioni e la diversificazione della liquidità, purché si rispettino le regole fiscali stabilite da legge e istituti bancari.

Quanti conti correnti si possono avere: quadro normativo e opportunità

In Italia non esistono limiti riguardanti il numero di conti correnti che un privato può possedere. È quindi legittimo avere conti correnti illimitati, sia presso la stessa banca (se consentito dalle politiche dell’istituto) sia rivolgendosi a intermediari diversi. Oltre ai conti ordinari, è possibile possedere conto corrente professionale, conto online, conto deposito, carta conto e libretto di risparmio, ognuno con funzionalità specifiche utili a una gestione intelligente della liquidità personale.

Le principali motivazioni per aprire più conti sono:

  • Separazione delle spese professionali da quelle familiari
  • Maggiore privacy e tutela del patrimonio
  • Ottimizzazione dei costi e ricerca di migliori condizioni bancarie
  • Gestione dei flussi internazionali o in valute diverse
  • Investimento in prodotti specializzati come i conti deposito
  • Tuttavia, questa molteplicità richiede un attento controllo, soprattutto dal punto di vista fiscale e dei costi di gestione.

    Come evitare tasse e imposte sui conti correnti

    Uno degli svantaggi principali della gestione di più conti riguarda l’imposta di bollo. La normativa italiana prevede che, per i privati, si debba pagare l’imposta di bollo solo se la giacenza media annua del singolo conto supera i 5.000 euro. L’importo è fisso, pari a 34,20 euro per ogni conto corrente con giacenza superiore a questa soglia.

    Negli ultimi anni, il legislatore ha introdotto una “no tax area” riguardante solo i conti correnti e i libretti di risparmio ordinari, lasciando esclusi i conti deposito, per cui l’imposta di bollo viene calcolata proporzionalmente allo 0,20% del capitale investito e addebitata al momento della rendicontazione o del vincolo/chiusura.

    Per non pagare tasse sulle giacenze, è consigliabile:

  • Mantenere la giacenza media annua sotto i 5.000 euro per ciascun conto; la soglia è da intendersi per conto singolo e non cumulativa.
  • Controllare regolarmente i movimenti e prelevare o spostare risorse tra conti correnti qualora si rischi il superamento della soglia.
  • Preferire, laddove possibile, libretti di risparmio o conti correnti tradizionali piuttosto che conti deposito, se l’obiettivo è azzerare l’imposta di bollo.
  • Sono davvero illimitati? Restrizioni pratiche e costi nascosti

    A livello formale, banca o istituto finanziario può imporre limiti al numero di conti correnti intestabili presso la stessa ragione sociale, sulla base di politiche interne, esigenze di controllo sull’antiriciclaggio e rischi creditizi. I limiti non sono previsti per legge, ma per regolamenti interni.

    I costi nascosti più frequenti derivano da:

  • Canone di gestione mensile o annuale
  • Spese per operazioni online e offline
  • Costo di prelievi bancomat, bonifici, assegni
  • Commissioni su tassi di cambio internazionale
  • Spese per carte di pagamento e servizi accessori
  • Commissioni di chiusura anticipata
  • Occorre analizzare attentamente i fogli informativi e confrontare i costi dei vari conti correnti online e tradizionali, valutando le offerte promozionali e la reale necessità di più strumenti bancari. Spesso la gestione di più conti può ridurre la trasparenza nella movimentazione e portare a pagare più commissioni inutili, soprattutto in presenza di giacenze elevate e servizi non utilizzati.

    Strategie per la gestione intelligente di conti correnti multipli

    Per sfruttare al meglio i vantaggi dei conti correnti illimitati e non pagare tasse o costi inutili, servono alcune strategie:

    1. Giacenza media e monitoraggio costante

    Monitorare la giacenza media di ciascun conto attraverso l’estratto conto bancario e fare attenzione a eventuali accrediti automatici, stipendi, pagamenti digitali, che potrebbero alterare la soglia dei 5.000 euro.

    2. Pianificazione dei conti in base agli obiettivi

    Scegliere il tipo di conto più adatto (conto corrente ordinario, professionale, conto online, conto deposito) per ogni esigenza. Ad esempio, utilizzare i conti deposito solo per risparmio vincolato, affidando invece la liquidità quotidiana a conti correnti con canone gratuito.

    3. Diversificazione e confronto tra banche

    Diversificare presso più istituti incrementa la protezione patrimoniale, consente di usufruire di promozioni e di confrontare costantemente offerte di canone zero e servizi gratuiti.

    4. Uso intelligente dei movimenti

    Effettuare bonifici periodici tra più conti può aiutare a non superare le soglie di giacenza tassabile. Le banche italiane automatizzano la rendicontazione al 31 dicembre, ma chi gestisce le liquidità può spostare le somme per evitare di pagare imposte inutili.

    5. Attenzione alle regole fiscali e antiriciclaggio

    Mantenendo trasparenza e regolarità nei movimenti, si può evitare ogni problema con il Fisco. L’apertura di molti conti può destare sospetti nelle verifiche fiscali solo se accompagnata da movimenti anomali o attività non tracciabili.

    6. Chiusura e spostamento strategico

    Se il conto corrente non serve più o genera solo costi di gestione, conviene chiudere subito, come da procedure dell’istituto. Qualsiasi importo presente viene trasferito su altri conti senza perdita di denaro, ma occorre verificare che eventuali vincoli o rendicontazioni non generino tasse residuali al momento della chiusura.

    Gestire molti conti correnti è possibile e può offrire vantaggi concreti, ma richiede impegno nell’analisi dei costi, attenzione alle norme fiscali e continua valutazione della reale utilità di ogni strumento bancario. In questo modo, è possibile non pagare tasse inutili e ridurre i costi nascosti, sfruttando appieno tutte le opportunità offerte dal sistema bancario italiano.

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